L’Istituto nazionale per il Diritto dell'arte e dei beni culturali (INDAC) nasce su un modello paradigmatico già sperimentato con la fondazione dell’Osservatorio del Diritto agroalimentare e vitivinicolo: entrambi fanno parte di un progetto formativo – nato sotto il gruppo editoriale della testata Avvocati - che mira a valorizzare eccellenze professionali sui territori, mettendo a disposizione un patrimonio di competenze e un network di relazioni, favorendo la costruzione di competenze trasversali.
In particolare l’INDAC pone la sua ragione d’essere sull’assunto che la cultura sia un valore fondante dell’individuo e motore di crescita collettiva, pertanto assolutamente bisognevole di una realtà associativa autorevole che contribuisca alla evoluzione degli istituti normativi e alla migliore comprensione delle soluzioni giuridiche che in sede legislativa, dottrinaria e giurisprudenziale si sono venuti via via configurando e consolidando in tema di tutela, valorizzazione e fruizione dei beni culturali.
Nella sua azione di promotore della cultura del diritto dell’arte - una cultura alta ma non per pochi - l’INDAC si rivolge anche a coloro che non sono in possesso di una cultura prettamente giuridica, cercando di vincere l’inevitabile diffidenza per una materia apparentemente fredda e tecnicistica come il diritto, contribuendo a formare una figura professionale disponibile al cambiamento, all’innovazione costante ed esigente di miglioramento continuo.
Nella sua esperienza associativa, l’INDAC affronta quindi la sfida di suscitare l’interesse di un pubblico ampio e variegato, come ampio e variegato è il suo campo d’azione, in perenne dinamicità tra la dimensione individuale e collettiva, tra proprietà privata e interesse di natura pubblica – gli stessi entro cui si muove il concetto giuridico di bene storico-artistico.
Per info www.istitutodac.org
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